RESPONSABILITA’ CIVILE – Tutela in via d’urgenza per lesione della reputazione professionale a mezzo internet
Con una recente pronuncia, il Tribunale di Parma ha accolto, confermando il decreto inaudita altera parte precedentemente emesso, il ricorso ex art. 700 c.p.c. con il quale un medico chirurgo specializzato in chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica aveva chiesto che fosse ordinata l’immediata rimozione di una recensione pubblicata sul sito internet Google Maps che assumeva essere palesemente lesiva della propria immagine professionale.
Il Tribunale investito della questione ha ritenuto sussistere sia il fumus boni iuris, consistente nella divulgazione a mezzo internet di informazioni oggettivamente offensive, denigratorie e assolutamente non continenti (il ricorrente veniva, nella recensione pubblica, non solo accusato di aver commesso grossolani errori nell’esecuzione di un intervento chirurgico, ma anche descritto come medico che esercita la pratica chirurgica con modalità connotate da violenza e spregio della persona umana con attribuzione dell’assenza di qualsiasi scrupolo morale ed etico), sia il periculum in mora, consistente nel pregiudizio che il ricorrente avrebbe subito a causa del perdurare della presenza della recensione in questione su internet ed in particolar modo sul principale e più diffuso motore di ricerca, in quanto tale potenzialmente capace di raggiungere un numero indeterminato e quantitativamente apprezzabile di persone.
Nel caso di specie, il giudice ha anche ravvisato sussistere i presupposti per la concessione per l’emissione del decreto inaudita altera parte, ritenendo la denunciata lesione alla reputazione professionale in danno del ricorrente già in atto e di gravità tale da pregiudicare l’attuazione e l’efficacia della cautela nel tempo necessario per la convocazione del resistente.